< Pagina:La maestrina degli operai.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
La maestrina degli operai | 151 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:152|3|0]]avanti per fuggire, in un momento ch’egli rallentava il passo, l’urtò col ginocchio. Quegli perdette i lumi, e mettendo un ah! soffocato, voltatosi bruscamente, l’afferrò a due mani per la vita e cercò il suo viso con la bocca.
La maestra si dibattè furiosamente sotto il suo alito acceso, che sentiva l’acquavite e la pipa.
— Mi dia un bacio, — disse lui, con voce arrantolata, — un bacio e la lascio andare.... un bacio e la lascio andare....
Dicendo questo, furioso, le levò le mani dalla vita per afferrarle il capo; essa gli sfuggì dalle braccia con un guizzo e si diede a correre disperatamente verso la scuola gridando: — Aiuto! Aiuto! — ma con voce
Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.