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172 | La maestrina degli operai |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:173|3|0]] — Ma che energia vuol che abbia una ragazza sola davanti a quaranta uomini? — domandò la Varetti.
— Io li tenevo, — disse con una nota di trombone la signora Garallo.
— Io non ho la sua virtù, — rispose piccata la signorina. — Lei ne imponeva di più, anche con l’aspetto....
La Garallo la fissò.
— Io non riesco a farmi temere, — continuò l’altra, — non so come fare, ai miei rimproveri non badano, faccio tutto quello che posso, mi riducono alla disperazione. È un supplizio a cui non posso più reggere.
— È inutile, — disse il maestro, impazientito, — il popolo vuol esser trattato in un modo particolare, bisogna saperlo prendere.... Non bisogna presentarglisi con maniere, non