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196 | La maestrina degli operai |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:197|3|0]]nei capelli, dicendo che le pareva che diventasse matto, che non c’era più modo di averne bene, che l’aveva minacciata con un martello. — Mi dica un po’, signora maestra — le domandò con voce affannosa — son nati dei guai coi compagni della scuola, non è vero? Cos’è successo? Cos’hanno con lui?
La povera donna veniva la sera di nascosto, all’ora dell’uscita degli alunni, ad appostarsi dietro gli alberi del viale, e varie volte, dai gruppi che passavano, aveva sentito delle minacce, dei propositi di vendetta contro il suo figliolo. La maestra, per compassione, credette di doverle dire che non sapeva nulla, e cercò di rassicurarla; ma non trovava le parole, essendo distratta da una certa espres-