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198 | La maestrina degli operai |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:199|3|0]] E tutt’a un tratto, giungendo le mani, con un accento d’ardente supplicazione: — Oh signorina — mormorò, fissandola negli occhi — se lei volesse far la carità di dirgli qualche buona parola, una sola buona parola....
Ma s’interruppe, come interdetta, a uno sguardo di lei.
— Che discorsi son questi? — le domandò la ragazza, arrossendo. — Che parte è quella che fate?
La donna diede in uno scoppio di pianto.
— Ah! è vero — disse poi — mi perdoni, signorina.... perdoni a una povera mamma che non sa più quello che si dica! — e le prese e le baciò le mani con uno slancio di affetto così umile e così doloroso, che la
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