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202 | La maestrina degli operai |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:203|3|0]]acquavite non ancor svaporata. La sua entrata fu accolta con un mormorio, che egli fece cessar subito, soffermandosi in mezzo alla scuola, e girando lo sguardo sui banchi. Poi andò al suo posto, dove prese l’atteggiamento solito, ma con un viso torvo, chiuso, fermo, come se avesse risoluto di far qualche colpo la sera stessa.
La pietà di sua madre, il timore ch’egli trascendesse a qualche atroce provocazione e la speranza di prevenirla, indussero la maestra a tentare una prova, che a lei parve arditissima. Dopo averci pensato un pezzo, col batticuore, colto il momento in cui le parve che tutta la classe fosse raccolta e non badasse a lei, ella si voltò verso il Muroni, del quale era