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La maestrina degli operai | 205 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:206|3|0]]La maestra gli fece un cenno di comando.
— Sapete chi sono — disse ancora il giovane a tutta la classe, e risedette, mandando dei baleni lividi dagli occhi.
La maestra, stentando a raccoglier la voce, impose silenzio, e tutti si quetarono, non per rispetto a lei, ma pel presentimento di qualche cosa di grave, che annunziavano la risolutezza dei visi e l’entrata in lizza dello zio Maggia, conosciuto per la sua forza e pei suoi furori di toro.
La Varetti stette col cuore sollevato fino alla fine, facendo lezione con un fil di voce. Tutti uscirono in silenzio.
Essa corse nel cortile, dove cercò invano il cantoniere, e s’avvicinò al-
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