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La maestrina degli operai | 211 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:212|3|0]] — Ma perchè credi che m’obbedirà? — domandò la Varetti, non comprendendo ancora il suo pensiero.
La Mazzara esitò. Poi rispose con franchezza: — Sta a te farlo obbedire, alla fin dei conti.
— Oh mia cara! — esclamò l’amica con un sorriso altero, levandosi in piedi — per evitare una disgrazia son disposta a fare qualunque sacrifizio, fuor che quello d’avvilirmi.
La Mazzara fu punta, e sentì il suo sangue popolano rimescolarsi, pensando che la Varetti avrebbe dato la stessa risposta anche per uno dei suoi fratelli. E, frenando il dispetto, rispose con uri sorriso forzato: — Pregiudizi sociali.
— Pregiudizi sociali? — ribattè l’altra con vivacità. — Ma sono i