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La maestrina degli operai | 215 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:216|3|0]]schini, e te li vedrai mutare sott’occhio da così a così! Ah se ci fossi io! — Ma non ostante la tristezza della sua amica, non si trattenne in quel discorso. Era tutta eccitata dalla descrizione d’una solennità seguita all’Università di Londra, dove, nell’aula magna, in presenza del cancelliere, di tutto il corpo dei professori e d’una gran folla di studenti e d’altri cittadini, una giovine signora era stata insignita del grado di dottore in scienze. Quello sarebbe stato il sogno supremo della sua ambizione. — Figurati, mia cara — esclamò con entusiasmo — quella bella signora con l’assisa rossa e dorata di dottore, in quel luogo, davanti a tutta quella gente, in mezzo a quegli applausi, e Londra intera che ne parla!