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228 | La maestrina degli operai |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:229|3|0]]tuono della più affabile familiarità: — Cosa ho inteso dire, figliuoli, che ci sono dei malumori fra voialtri? Questo mi dispiace.... e non dev’essere. Che diavolo! Chi ha da esser d’accordo a questo mondo, se non sono d’accordo gli operai? E poi, pare che non vi portiate abbastanza bene. Non capisco perchè. Nella mia classe stanno che è un incanto. (In quel momento si sentiva il baccano dei suoi scolari). Tanto meglio vi dovreste portar voi per rispetto e per riguardo alla signora maestra. Andiamo dunque, state buoni e non ci date dei dispiaceri.... se non ne volete avere anche voialtri. E ricordatevi bene — concluse con uno sguardo moltro espressivo — che soltanto con la concordia e con l’istruzione la classe