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La maestrina degli operai 247

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:248|3|0]]sima foglia di vetro inumidito, e stette a guardarla con un’espressione di profondo stupore.

La madre, ritta accanto a lei, disse singhiozzando: — Figliuol mio! Guarda, figliuol mio: è la tua maestra. Non la riconosci?

Il parroco colse quel momento per riavvicinare il crocifisso al suo viso; ma egli lo respinse con un atto iroso della mano, senza staccar gli occhi dalla maestra.

Un leggerissimo sorriso gli brillò negli occhi e sulla bocca, e, ansando, tendendo una mano incerta verso di lei, pronunciò qualche parola confusa.

Mio Dio! — esclamò la madre giungendo le mani. — Ha detto mio Dio!

Non aveva detto mio Dio, La mae-

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