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248 | La maestrina degli operai |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:249|3|0]]stra sola aveva capito le sue parole perchè, con tutt’altra voce, in tutt’altri momenti, gliele aveva già udite dire più volte. — Mi dia un bacio — aveva voluto dire.
E in quel momento la prese una immensa pietà e una tenerezza infinita pensando ch’egli moriva per lei. Essa pigliò con una mano la sua mano sinistra, e posandogli l’altra sulla fronte, si chinò, e lo baciò sulla bocca.
Quando rialzò il capo, lo vide mutato. Egli aveva sul viso una espressione quieta e buona di riconoscenza. Lentamente, senza lasciar la mano della maestra, nè cessar di guardarla, stese l’altra mano verso il prete, prese il crocifisso, se lo avvicinò alla bocca, e lo baciò; poi se lo strinse al petto.
La madre gettò un grido di grati-