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30 La maestrina degli operai

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:31|3|0]]nosceva colui più che di vista, poichè nel sobborgo tutti ne parlavano. Era un tal Muroni, soprannominato saltafinestra, perchè, da ragazzo, per sfuggire a una furia di suo padre che lo voleva ammazzare, era saltato giù dalla finestra di casa sua rompendosi una gamba sul ciottolato della strada. Suo padre, operaio in una delle fabbriche di Sant’Antonio, era morto d’un colpo ricevuto da una correggia di trasmissione, a cui s’era cacciato sotto, essendo briaco; dopo aver fatto per dieci anni patir morte e passione a sua moglie, una povera donna tutta chiesa, che lavorava a una concerìa. Il figliuolo lavorava da un fabbro ferraio, quando n’aveva voglia; passava delle giornate intere a Torino; era stato un anno in carcere per ferimento, e

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