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La maestrina degli operai 33

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:34|3|0]]pure sapeva che colui non faceva parte della scolaresca. Ora sì, aveva ragione davvero d’essere in affanno. Dio mio, che cosa sarebbe accaduto? Come ne sarebbe uscita? E agitata da questi pensieri, prese a girar per la camera. Si soffermò un momento davanti a un ritratto di suo padre in divisa, appeso alla parete, come per prender consiglio e coraggio dalla sua immagine. Poi si arrestò davanti allo specchio, quasi per interrogar la propria persona, se avrebbe imposto rispetto o incoraggiato l’impertinenza, o frenata questa con una ispirazione di simpatia, o anche di pietà. Ma lo specchio non le diceva nulla che la confortasse. Sui ventiquattro anni, benchè alta di statura, ne dimostrava diciotto; era esile; aveva un corpo

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