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La maestrina degli operai | 39 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:40|3|0]]Del resto, buona come il pane e superiore a tutte le piccole miserie e passioncelle del mondo scolastico, come chi crede d’esser già più di là che di qua. Era figliuola d’una guardia civica.
La Varetti non rispose ai suoi scherzi.
Allora la confortò la maestra Baroffi.
— Io t’invidio, — le disse con la voce grossa, alzando il suo viso paffuto e sbiancato di madre nobile, coronato d’una capigliatura poeticamente scomposta, e guardando sopra il capo all’amica, come se parlasse a una persona ritta dietro di lei. — Tu potrai studiare il popolo: un bel soggetto di studio, che non fu mai sviscerato. Potrai fare del gran bene.
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