Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
42 | La maestrina degli operai |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:43|3|0]]
degli esperimenti oratorii da sè, nella
sua camera; non pensava quasi ad altro; tutto quello che le entrava nel capo dalla conversazione o dai libri vi pigliava forzatamente la forma di un discorso accademico, come certe materie pigliano una data forma in una data macchina. E in questo ella offriva un caso davvero curioso di cleptomania letteraria, poichè per istinto, innocentemente, non faceva che levar la marca ai pensieri altrui e metterci la propria, come la cosa più naturale del mondo; pigliava, per esempio, una conferenza d’un altro, la rovesciava, e la faceva sua, senza metterci altro di suo che una certa tinta uniforme lirico-pedagogica, che soleva dare a ogni cosa, e l’intonazione affannosamente dramma-