< Pagina:La maestrina degli operai.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
4 La maestrina degli operai

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:5|3|0]]


la Direzione delle scuole di Torino, essendosi fatta dispensare da quell’ufficio, dopo un mese e mezzo di lezioni, la moglie del maestro Garallo, per indebolimento improvviso della vista. Ella non sarebbe stata così inquieta se avesse dovuto far quella scuola in un altro villaggio qualsiasi; ma le davan pensiero quei contadini del suburbio, guasti dalla vicinanza della città, dove andavano a passar la domenica, e donde ogni giorno di festa veniva là uno sciame di barabba a giocare e a straviziar nelle osterie, triplicate di numero dopo che v’era il tranvai; la intimidivano anche di più gli operai, meno rispettosi dei contadini e meno maneggevoli, fra i quali si diceva che ci fossero dei socialisti; e più ancora

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.