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La maestrina degli operai | 67 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:68|3|0]]anni, e ne mostrava dieci di più. Alle prime sillabe che lesse, con una voce che pareva d’un can mastino, alcuni ragazzi dell’altra sezione cominciavano a ridere; ma a uno sguardo lento ch’egli girò sopra di loro, tacquero. Attirò l’attenzione della maestra un altro alunno, della sezione di destra, che doveva essere il più attempato di tutti: un uomo sulla cinquantina, alto, con una folta barba brizzolata, un viso benevolo e stanco di onesto lavoratore, che la confortò. Era un certo Perotti, operaio della conceria, che aveva nella stessa scuola, due banchi più sotto, un suo figliuolo d’undici anni, lavorante nella sua fabbrica, serio e simpatico come lui. Scendendo con lo sguardo trovò la testa bionda d’un altro operaio, più pulito