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82 | La maestrina degli operai |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:83|3|0]]nella e il rumore che facevan tutti per apparecchiarsi ad uscire.
Uscirono in gran disordine. Passandole davanti, il Muroni le lanciò uno sguardo ch’essa sfuggì. Molti degli uomini la salutarono. Ma il maggior chiasso scoppiò di fuori. Uscivano anche gli alunni del Garallo. Pareva un’uscita d’un teatro popolare una sera di martedì grasso: strilli, salve di fischi, zufoli, urlate, un fracasso di zoccoli, un chiamarsi per nome a squarciagola, uno schiamazzo di domande e di risposte, in cui la maestra sentì più volte il proprio nome e dei comenti sulla sua persona, seguiti da risate clamorose, da canti, da versi d’animali, da esclamazioni buffe e da scaracchi sonori; e da tutte le parti fiammelle di zol-