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8 La maestrina degli operai

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tiva che derivava da fonte impura, da una insufficiente comprensione, da un sentimento non abbastanza profondo dell’ingiustizia sociale, della miseria, dell’ignoranza e del malo esempio, cagioni prime dell’abbrutimento e del delitto. E quand’era chiusa nelle sue meditazioni, capiva e sentiva tutto ciò vivamente, s’impietosiva per coloro che l’atterrivano, li amava d’amor cristiano, sognava anzi un’opera redentrice, una legione di signore missionarie di bontà e di gentilezza tra la plebe, immaginava sè stessa dedicata a quell’opera, entrava col pensiero nei luoghi più abbietti a tentar d’aprire e di ammollire i cuori, e le pareva che ci sarebbe riuscita, e si eccitava in questa immaginazione fino a piangerne

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