Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
90 | La maestrina degli operai |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:91|3|0]]Cercò il viso dei tre o quattro uomini più attempati, che credeva disposti a proteggerla; quello del Perotti, fra gli altri; ma tutti abbassarono il capo. Allora, scoraggiata, fece uno sforzo per rimandare indietro le lacrime, e continuò la lezione.
Quel nuovo affronto che le era stato fatto in faccia a tutti le stringeva il cuore più di quell’altro, che pure l’aveva offesa più addentro come donna; e la sua commozione visibilissima giovò a tenere in certo riserbo gli alunni, eccetto il piccolo Maggia, che tentò due o tre volte di far rider la classe. Ma i grandi, indignati, lo zittirono. Triste, ella seguitò a far leggere, non guardando più il Muroni che verso la fine della lezione. Ma gli occhi ch’ella gli vide