< Pagina:La maestrina degli operai.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
92 La maestrina degli operai

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:93|3|0]]— Lei ha visto — disse la maestra con voce ancora tremante — l’affronto che m’hanno fatto, alla lavagna. Se non faccio punire il colpevole, faranno di peggio. Perchè non mi dice chi è stato, lei che è un galantuomo?

Il Perotti abbassò il viso, un po’ vergognato, senza rispondere.

— Perchè non mi denuncia il colpevole? — ripetè la maestra.

— Eh, cara signora — rispose francamente l’operaio — per non buscarmi una coltellata.

La maestra fece un atto di ribrezzo.

— Ma non può essere stato che un ragazzo! — disse.

— Giusto — rispose l’altro — quelli sono peggio dei grandi.

La maestra non disse più nulla, e il Perotti se n’andò col capo basso.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.