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94 La maestrina degli operai

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La maestrina degli operai.djvu{{padleft:95|3|0]]con la sua voce grassa di madre nobile, ribatteva sempre lo stesso chiodo: — Ma parla loro una volta! Fa’ loro un bel discorso, che li commova! Fin che non ti farai sentire, non farai nulla. Ti scrivo una parlata io, se ti pare. Il tuo motto deve essere: Sursum corda! Ah se fossi io al tuo posto! Me li farei venire a baciarmi le mani, come schiavi riconoscenti. La parola è tutto, mia cara! — La Varetti, però, non le disse verbo dell’atto del Muroni perchè, in fondo, sebbene l’avesse offesa, l’aveva tolta almeno da un’affannosa incertezza, svelandole con che fine era venuto a scuola; e anche il nuovo timore ch’ella aveva ora di una vendetta del suo orgoglio ferito, essendo qualche cosa di determinato, l’angustiava meno della paura misteriosa di prima.

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