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libro sesto. 117

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Polipo somigliante, a cui non pare
Orma di capo o viscere palese.
95Quando per manifesti indizj è noto
In alcun degli agnelli il morbo crudo,
Tronca la vita misera, e con quella
Ogni affanno, cui va morte dappresso;
Nè patir che sì lunga e dolorosa
100Agonia l’innocente egro travagli.
  Ma se abbandoni disperato al ferro
L’immedicabil pecorella, e spegni
La combattuta vita, un più solerte
Amor si deve inverso a quella inferma
105Che sanarsi potrebbe a le tue cure.
E prima il sottil ferro apra la vena
Di quella, a cui soverchio il sangue abbonda
Concitato dal caldo ai giorni estivi.
Quando più ricco il pascolo verdeggia,
110Più lieta è l’agna, perocchè dal vitto
Prende il sangue incremento, e si disserra
Più fervido dal core, e da per tutto
Vigoroso soverchia. Allor, se molto
Sol la molesta, od agita improvvisa
115Di correr foga, o rio vento rapprende
Il sudor nella cute, immantinente

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