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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La regola di San Benedetto.djvu{{padleft:107|3|0]]certe tali ore gli ospiti, che non mancan mai nel monastero, essi non disturbino i Fratelli. In questa cucina entrino ad anno due fratelli, che siano al caso di adempiere un tale uffizio. Ad essi, secondo il bisogno, siano aggiunti compagni, perchè servano senza lamentarsi. All’incontro, quando hanno piccola occupazione, escano, dove loro si comandi, al lavoro.

E non solamente in questi, ma anche in tutti gli altri impieghi del monastero, si abbia questa considerazione; che quando necessitano, siano aggiunti compagni a chi fatica; e poi, quando sono senza lavoro, facciano i lavori che son loro imposti.

Similmente alla camera degli Ospiti sia assegnato un fratello, pieno l’anima del timore di Dio; e vi siano letti convenientemente acconciati; e, come nella casa di Dio, tutto sia sapientemente da persone sapienti amministrato. Niuno però, a cui non sia stato comandato, si accompagni o parli per

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