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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La regola di San Benedetto.djvu{{padleft:123|3|0]]prescritta dai Decani o dai Prepositi. Che se diversamente avrà osato di fare, non sia trattato come sacerdote, ma come ribelle; e se spesso ammonito non si sarà corretto, anche il Vescovo sia chiamato perchè vegga il tutto. E se neanche con questo mezzo si sarà emendato, venute in chiaro le di lui colpe, sia cacciato dal Monastero; se però sia tale la sua pertinacia che non voglia assoggettarsi ed obbedire alla Regola.
Dell’ordine della Comunità.
CAP. 63.°
Tutti serbino in monastero i loro posti, secondo che porta il tempo della conversione e il merito della vita, o quello che avrà deciso l’Abbate. Il quale però non conturbi il gregge a lui affidato, né quasi usando libera potestà, disponga mai cosa alcuna ingiustamente; ma pensi ognora, che dovrà rendere ragione a Dio di tutti i suoi