< Pagina:La regola di San Benedetto.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

di s. benedetto 117

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La regola di San Benedetto.djvu{{padleft:124|3|0]]giudizii e delle opere sue. Adunque i Fratelli si accostino alla pace, alla comunione, alla intonazione dei salmi, allo stallo del coro, secondo gli ordini loro, o secondo che avrà disposto l’Abbate. E sempre e in tutti i luoghi l’età non discerna e non progiudichi gli ordini; poiché Samuele e Daniele, fanciulli, giudicarono i più vecchi. Pertanto, tranne quelli che, come si disse, l’Abbate avrà nella sua sapienza innalzati a più alto posto, o degradati per qualche ragione, tutti gli altri prendano luogo secondo il tempo della conversione. Così, a cagione di esempio, chi sarà venuto in monastero alla seconda ora del giorno, si riconosca più giovane di colui che venne all’ora prima, non ostante qualsiasi età o dignità. Su i fanciulli poi sia in tutto mantenuta la disciplina da tutti.

I più giovani adunque onorino i più anziani, e i più anziani vogliano bene ai più giovani. Anche nello stesso chiamare a nome, a niuno sia permesso di

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.