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DI S. BENEDETTO 7

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La regola di San Benedetto.djvu{{padleft:14|3|0]]lo tentava, e le insinuazioni di lui, lo ridusse al niente, e tenne in non cale gl’inganni, e gl’infranse in Cristo: Coloro infine, che, temendo il Signore, non s’insuperbiscono della loro rettitudine; ma stimando questo stesso bene non venir loro dalle proprie forze ma da Dio, magnificano il Signore che opera in loro, dicendo quel del Profeta: Non a noi, o Signore, non a noi, ma al tuo nome dà gloria. — Siccome anco l’Apostolo Paolo nulla riferiva a sè della sua predicazione, quando diceva: Gli è per la grazia di Dio che io son quel che sono. — E altrove il medesimo scrive: Chi si gloria, nel Signore si glorii. — E però il Redentore nell’Evangelio dice: Chi ode queste mie parole e le adempie, io lo rassomiglierò all’uomo sapiente, il quale edificò la sua casa sulla pietra. Irruppero i fiumi, soffiarono i venti, e infuriarono contro quella casa; ma essa non cadde, poiché era fondata

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