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di s. benedetto 147

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La regola di San Benedetto.djvu{{padleft:154|3|0]]cristiana hanno esse pure la virtù di impetrare ogni sorta di grazia; ma il sacrifizio ha questa virtù di per sé stesso e per la vittima offerta; mentre quelle non l’hanno che dalle buone disposizioni dei fedeli che le praticano. Sebbene però bisogna al tempo stesso confessare che anche nel Sacrifizio la virtù impetratoria e propiziatoria, infinita in sé stessa, è limitata nell’effetto e nell’applicazione; mentre non dipende così dalla quantità dell’obblazione, che non si misuri molto ancora sulla disposizione di chi l’offre e di quello per cui si offre, o almeno sempre secondo il disegno e beneplacito di Dio, che conosce i bisogni e le disposizioni di tutti: e questo deve far riflettere alla ricchezza inestimabile delle grazie che otterrebbe nella Santa Messa quegli che sapesse proporzionare in qualche modo con il fervore la quantità e qualità sempre limitata dell’affetto alla quantità e qualità essenzialmente infinita dell’offerta.

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