< Pagina:La regola di San Benedetto.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

di s. benedetto 149

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La regola di San Benedetto.djvu{{padleft:156|3|0]]render manifesta la nostra Fede in quel mistero. E come se fossimo stati presenti sul Calvario, quando il nostro Salvatore s’immolò sulla Croce per noi, saremmo stati penetrati di dolore, di compunzione e di amore a sì toccante spettacolo; così dai medesimi sentimenti dobbiamo essere penetrati ogni qual volta assistiamo a questo sacrosanto sacrifizio del corpo e del Sangue di Gesù Cristo; sacrifizio che Cristo medesimo e con lui tutta la Chiesa offre a Dio per tutti i fedeli vìventi, e per quelli che penano nel purgatorio.

Coloro però i quali si sono allontanati da Dio con peccare gravemente, debbon riflettere, che la Chiesa nostra madre è sempre stata talmente persuasa della santità di questo divino Sacrifizio, che allorquando ne’ primi tempi fiorivano nel fervore i suoi figli non permetteva essa l’assistere alla celebrazione di sì grandi misteri a coloro i quali erano caduti in qualche

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.