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168 | la regola |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La regola di San Benedetto.djvu{{padleft:175|3|0]]fare. Adunque non mi respingere da te, Signore, non guardare alla moltitudine delle mie iniquità; ma, secondo la moltitudine delle tue misericordie, abbi pietà di me, e sii benigno a un peccatore sì grande com’io sono. Dì all’anima mia: La tua salute son io. — Perocché tu dicesti: Non vo’ la morte del peccatore, ma più tosto che si converta e che viva. — Convertimi a te, e non t’adirare contro di me. Io ti prego, o Padre elementissimo, e per la tua misericordia ti supplico e chieggo, che tu mi conduca a buon fine, e mi tiri a vero pentimento, ed a fare una schietta confessione e una degna penitenza de’ miei peccati: Così sia.
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(Dopo che avrai così pregato, esamina diligentissimamente la tua coscienza, secondo gli ammaestramenti ricevuti; e considera che male hai