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174 la regola

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La regola di San Benedetto.djvu{{padleft:181|3|0]]Il pane che vi darò, è la mia carne, fatta per dar vita al mondo.

Prendete e mangiate: questo è il mio corpo, il quale sarà tradito per voi: fate ciò per memoria di me.

Chi mangia la mia carne e bee il mio sangue, egli sta in me, ed io in lui.

O Signore, tu mi comandi che io venga a te confidentemente, se io vo’ con te aver parte; e dici: Venite a me.

O parola dolce ed amica all’orecchio del peccatore; con la quale tu, o Signore Iddio mio, inviti il meschino e il poverello alla Comunione del tuo santissimo Corpo! Ma chi sono io, o Signore, perchè osi di accostarmi a te? Ecco, i cieli più alti non ti possono capire, e tu dici: Venite a me tutti. — Se tu, Signore, non le dicessi queste parole, chi potrebbe crederle veraci? E se tu non ci comandassi, chi s’arrischierebbe d’accostarsi?

O invisibile Creatore del mondo, Iddio! quanto mirabilmente tu operi

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