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di s. benedetto 175

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La regola di San Benedetto.djvu{{padleft:182|3|0]]con noi! quanto soavemente e graziosamente provvedi ai tuoi eletti, ai quali proferisci per cibo te stesso in Sacramento!

Io ti ringrazio, o buon Gesù, Pastore eterno, che ti sei degnato di ristorare noi poveri e sbanditi col corpo e col sangue tuo prezioso; ed invitarci ancora di partecipare a questi misteri con le parole della tua propria bocca, dicendo: Venite a me, tutti che vivete in travagli e siete aggravati, ed io vi ristorerò. —

Affidato, o Signore, alla tua bontà e misericordia infinita, io infermo mi accosto al Salvatore; affamato ed assetato, al Fonte della vita; mendico, al Re del cielo; servo, al Signore; creatura, al Creatore.

Ma che bene ho io, perchè tu venga a me? Chi sono io, perchè tu mi offra in dono te stesso? Come ardisce il peccatore di venirti innanzi? E tu come ti degni di venire al peccatore? Tu conosci il tuo servo, e sai ch’egli

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