< Pagina:La regola di San Benedetto.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.

di s. benedetto 189

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La regola di San Benedetto.djvu{{padleft:196|3|0]]virtù in me sieno accresciute. Essa mi sia difesa contro le insidie di tutti i nemici visibili ed invisibili; acqueti le mie passioni corporali e spirituali; mi unisca saldamente a te, Dio uno e vero, e mi conduca felicemente al mio fine. E ti prego ancora di accogliere me peccatore in quell’ineffabile convito, dove tu col tuo Figliolo e con lo Spirito Santo sei pei tuoi Beati verace lume, contento intiero, allegrezza sempiterna, giocondità compiuta e felicità perfetta: peri meriti di Gesù Cristo Signor nostro: Così sia.

(Questo è il momento opportuno, il tempo delle misericordie e delle grazie. Se il Signore ti ha dato sé stesso, qual cosa potrà ricusarti, se gliela chiedi? Prega dunque il tuo Dio, come pregheresti un amico, affinchè soccorra alle tue necessità temporali ed eterne, alla Chiesa, ai parenti, agli amici, agli inimici, ai benefattori tuoi ed a tutti i Cristiani; e che dia agli uomini sanità, pace e giustizia. Pre-

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.