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DI S. BENEDETTO 29

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La regola di San Benedetto.djvu{{padleft:36|3|0]]prestarla di buon animo; poiché Iddio ama il sincero donatore. Conciossiachè se il discepolo obbedisce di malo animo, e se mormori, non che con la bocca, solo col cuore; se bene adempia il comando, pure non sarà accetto a Dio, il quale scruta ben dentro il cuore di chi mormora. Né poi di tale fatto acquista alcuna grazia; anzi incorre nella pena dei mormoranti, se non si emendi e faccia penitenza.


Della Taciturnità.

CAP. 6.°

Facciamo come cantò il Profeta: Io dissi, guarderò le mie azioni, per non cadere in difetto con la lingua. Posi una guardia alla mia bocca; mi feci muto e mi umiliai, e mi tacqui anche sopra cose buone. — Qui il Profeta ci mostra, che se talvolta per amore della taciturnità, devesi anche cessare dai buoni discorsi, or tanto maggiormente, per isfuggire la pena del

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