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DI S. BENEDETTO 37

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La regola di San Benedetto.djvu{{padleft:44|3|0]]col fuoco, come argento; ci hai tratti presso al laccio; hai poste le tribolazioni sopra le nostre spalle. — E per mostrare che noi dobbiamo stare sotto al Superiore, conchiude dicendo: Tu hai imposto uomini sulle nostre teste. — Ma coloro che nelle avversità e negli oltraggi adempiono il precetto divino della pazienza, e percossi in una guancia porgono anche l’altra, e a chi loro toglie la tunica lasciano anche il pallio, e angariati per un miglio vanno oltre anche due miglia; costoro, a simiglianza dell’Apostolo Paolo, sopportano i falsi fratelli e le persecuzioni, e benedicono quelli che li maledicono.

Il quinto grado di umiltà è, se tutti i cattivi pensieri che sorgono in cuore, o il male nascostamente commesso, per umile confessione si palesino al proprio Abbate. A ciò ne esorta la Scrittura, quando dice: Svela al Signore i tuoi procedimenti, e spera in lui. — E similmente dice: Aprite le

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