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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La regola di San Benedetto.djvu{{padleft:49|3|0]]Da Pasqua poi sino al primo di novembre, l’ora della veglia sia regolata in guisa, che lasciato un brevissimo intervallo ai fratelli ond’escano per le necessità naturali, subito si attacchi il mattutino, che dee cantarsi al primo apparire della luce.

Quanti salmi si abbiano a dire nell’officio di notte.

CAP. 9.°

Nella stagione invernale, premesso primieramente il verso: Deus in adjutorium meum intende, Domine ad adjuvandum me festina, si dica tre volte: Domine labia mea aperies, et os meum annuntiabit laudem tuam. A cui si dee aggiungere il terzo salmo, e il Gloria. Dopo questo, si canti con antifona il salmo nonagesimo quarto. Appresso pongasi l’Inno; e poi si recitino sei salmi con le antifone. Finiti i quali, e detto il verso, l’Abbate dia la benedizione. E sedendo tutti sulle

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