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46 la regola

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La regola di San Benedetto.djvu{{padleft:53|3|0]]dano Amen. Subito l’Abbate prosiegua a dire l’inno: Te Decet laus. — E data la benedizione, s’incominci l’officio del mattino.

Quest’ordine delle Veglie sempre si mantenga lo stesso nei giorni di Domenica, tanto di estate che d’inverno; se non forse (che mai non sia!) si destino i fratelli troppo tardi, e convenga allora abbreviare qualche cosa delle lezioni o dei responsorii. Ma però si badi che questo mai non accada. Che se pure accadesse, colui per cui negligenza accadde, ne renda a Dio degna sodisfazione nell’Oratorio.


Come si debba regolare il Mattutino solenne.

CAP. 12.°

Nell’officio mattutino della Domenica, prima si dica il salmo sessagesimo sesto distesamente, senza antifona. Poi si dica il cinquatesimo coll’Alleluja; e indi dicasi il centesimo decimo

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