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di s. benedetto | 81 |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La regola di San Benedetto.djvu{{padleft:88|3|0]]bere mai sino alla sazietà, ma assai parcamente: poicchè il vino fa apostatare anche i sapienti.
Dove poi la natura del luogo fa sì, che non si possa avere nemmeno la sopradetta misura, ma molto meno, ovvero niente affatto; coloro che si trovassero in tai luoghi, benedicano Iddio, e non escano in mormorazioni. E questo, prima di ogni altra cosa, raccomandiamo, che i fratelli vivano senza mai mormorare.
A quali ore debbano refocillarsi i fratelli.
CAP. 41.°
Dalla Santa Pasqua sino alla Pentecoste, i fratelli si ristorino all’ora sesta, e cenino alla nona. Dalla Pentecoste poi per tutta l’estate, se il lavoro dei campi o l’eccessivo calore non disturba i monaci, digiunino la quarta e sesta feria sino all’ora nona; negli altri giorni si desini all’ora