< Pagina:La regola di San Benedetto.djvu
Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta.
88 la regola

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La regola di San Benedetto.djvu{{padleft:95|3|0]]bate, vada a gittarsi ai piedi di esso Abbate, e poi a quelli di tutti i fratelli, onde preghino per lui. Allora, se lo comandi l’Abbate, venga ricevuto in coro nel posto che l’Abbate avrà decretato; ma però non ardisca d’intonare salmo o lezione o altro nell’Oratorio, senza un nuovo cenno dell’Abbate. E in tutte le ore, nel terminarsi l’officio divino, si prosterni in terra nel luogo dove sta, e così soddisfaccia, sino a che l’Abbate di nuovo non gli comandi di cessare finalmente da questa soddisfazione.

Coloro poi che per colpe leggiere vengono scommunicati soltanto dalla mensa, soddisfacciano nell’Oratorio finché piacerà all’Abate; e così prosieguano a fare, sino a che egli li benedica, e ordini che basti.

    Questa voce è stata pubblicata da Wikisource. Il testo è rilasciato in base alla licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo. Potrebbero essere applicate clausole aggiuntive per i file multimediali.