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90 la regola

[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La regola di San Benedetto.djvu{{padleft:97|3|0]]anche lievissimo mancamento; s’egli subito non va a soddisfare, svelando il suo fallo, innanzi all’Abbate, o alla Comunità; conosciuto che sia ciò per altro modo, venga sottoposto a maggiore ammenda. Che se il peccato dell’anima è secreto, lo manifesti solo all’Abbate o ai padri spirituali; i quali sappiano curare le proprie ed altrui ferite, senza scoprirle e publicare.


Come l’ora dell’Opera di Dio dev’essere annunziata.

CAP. 47.°

Sia a cura dell’Abbate annunziar lui l’ora dell’Opera di Dio e di giorno e di notte, ovvero commetterne il pensiero a un fratello così vigilante, che tutto sia adempiuto alle ore convenienti. Quanto ai salmi e alle antifone, dopo dell’Abate le intonino coloro che per ordine di lui saran chiamati. Niuno poi ardisca di cantare o leggere, se non sia capace di compiere

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