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XVII.

E figurete quelli che ce staveno,
  Figurete che straccio d’allegria!
  Avanti!, sempre avanti!... Tribolaveno...
  E l’America? Sì! Vàttela a pîa!

E poi, co’ tante bocche che magnaveno,
  Magna magna, se sa, pe’ quanto sia,
  Le proviste più stava e più calaveno.
  Percui, quì, dice, è mejo a venì’ via...

E defatti, capischi, un po’ pe’ vorta
  Cominciaveno a di’: ma dove annamo?
  Ma st’accidente quì, dove ce porta?

E abbotta abbotta... Arfine venne er giorno
  Che fecero: — Percristo!, ma che famo? ―
  J’agnedero davanti, e je parlorno.



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