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XXVIII.

Ma poi nun serve a dille tutte quante!
  La gran dificortà de quela sérva
  È che tu, lì tramezzo a quele piante,
  Tu ’gni passo che fai, trovi ’na berva.

E lì, capischi, ce ne trovi tante
  Come stassero drento a ’na riserva...
  E ce bazzica puro l’eliofante,
  Che sarebbe er Purcin de la Minerva.[1]

Eh! p’annà’ lì bisogna èssece pratico,
  Perchè poi, quanno meno te l’aspetti,
  C’è er caso d’incontrà’ l’omo servatico.

E quello è peggio assai de li leoni...
  E quello te se magna a cinichetti...[2]
  Te se magna co’ tutti li carzoni!


  1. Purcino: elefante che regge un obelisco in piazza della Minerva.
  2. Cinichetti: minuzzoli.

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