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XXXVI.

Eh!, er bianco, già, laggiù, ce fa furore!
  E dice che, si lui ce l’incoraggia,
  Bisogna vede’ lei come ce sgaggia,
  Quanno ce se pô mette’ a fa’ l’amore.

Che dichi? La quistione der colore?
  Be’ vedi: er bianco, lui, si ’na servaggia,
  Capischi, si Dio liberi l’assaggia,
  Nun te lo lassa più, fino che more.

E mica ce sarebbe tanto male!
  La gran dificortà è che ci ha er difetto
  De nasce’ co’ quer porco naturale,

Che come vede l’erba ce s’intrufola:
  E quanno viè’ la notte che va a letto,
  Puzza un po’ de l’odore de la bufola.



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