Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La secchia rapita.djvu{{padleft:14|3|0]]
la
SECCHIA RAPITA
CANTO PRIMO.
________
Del bel Panaro il pian, sotto due scorte,
A predar vanno i Bolognesi armati;
E da Gherardo altri condotti a morte,
4Altri dal Potta son rotti e fugati.
Gl’ incalza di Bologna entro le porte
Manfredi, i cui guerrier co’ vinti entrati
Fanno per una secchia orribil guerra,
8E tornan trionfanti alla lor terra.
I.1
Vorrei cantar quel memorando sdegno
Ch’ infiammò già ne’ fieri petti umani
Un’infelice e vil secchia di legno,
12Che tolsero ai Petroni2 i Gemignani.
Febo che mi raggiri entro lo ’ngegno
L’orribil guerra e gli accidenti strani,
Tu che sai poetar, servimi d’aio,
16E tiemmi per le maniche del saio.
II.3
E tu, nipote del rettor del mondo,
Del generoso Carlo ultimo figlio,
Ch’ in giovinetta guancia e ’n capel biondo
20Copri canuto senno, alto consiglio;
Se dagli studi tuoi di maggior pondo
Volgi talor per ricrearti il ciglio,
Vedrai, s’ al cantar mio porgi l’orecchia,
24Elena trasformarsi in una secchia.