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136 CANTO

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XXVII.


L’altra che segue, ove congiunte a stuolo
  Vanno Pieve di Sacco, e Saponara,
  Montemerlo, Sanfenzo, e di Brazzolo
  220La gente, e seco in un Camponogara,
  San Bruson, e Cammin, guida un figliolo
  Dell’antico signor di Calcinara,
  Che Franco Capolista è nominato,
  224E porta un cervo rosso in campo aurato.

XXVIII.


Della Riviera e della Mandra ha unite
  Ereditarie e bellicose genti.
  Quelle di Paluello7 instupidite,
  228Furo ad armarsi allor sì negligenti,
  Ch’eran le guerre già tutte finite
  Quando spiegaron la bandiera ai venti:
  Onde i vicini lor ridono ancora
  232Del soccorso che dier que’ sciocchi allora.

XXIX.


Colla settima squadra Aicardo passa
  Capodivacca, e seco ha Montagnana;
  Monterosso e Zoone addietro lassa;
  236E guida Revolon, Torreggia e Urbana,
  Meggiaino e Merlara in parte bassa,
  Luvigliano più in alto a tramontana,
  Selvazzan, Saccolungo e Cervarese,
  240Saletto e Praia, e tutto quel paese.

XXX.


Ma di Teolo la famosa insegna
  Fra l’altre a grand’onor splender si vede;
  Teolo8 ond’uscì già l’anima degna
  244Che ’l glorioso Livio al mondo diede.
  Lo stendardo vermiglio Aicardo segna
  Di tre spade d’argento: e in guisa eccede
  Ogni altro coll’altezza delle membra,
  248Ch’eccelsa torre in umil borgo ei sembra.

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