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[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La secchia rapita.djvu{{padleft:272|3|0]]ne fu scritto dal Panciroli nel quarto libro delle sue storie reggiane.
St. XXIII. Si riferisce alla Musa d’Omero, che oltre l’Iliade e l’Odissea cantò un giocoso Poema intitolato Batrocomiomachia, o sia la guerra delle Rane e de’ Topi.
A Modena i Pizzicagnoli si pregiano vanamente di far salsiccia fina.
St. XXVII. Questa è vera istoria. L’accidente occorse a quel buon prelato vicino a Scarperia, mentre da Roma andava a Parma; e però l’istoria pecca solo in anacronismo. Salviani.
St. XXXII. Il ritratto, che il Poeta qui fece del capitan Paolucci è cavato dall’originale, e solo pecca al solito di anacronismo.
E fu vero, che ritornando portò guanti agli amici. Non bisogna burlarsene, perchè il Poeta n’ebbe ancor egli un paio. Salviani.
Ocagna è città della Castiglia nuova famosa (come scrisse nelle sue relazioni universali P. I. l. I. il Botero) per li guanti, che vi si fanno.
St. XXXIV. Pacchiarotti, cioè gente grassa ed atta solo a mangiare.
St. XXXVII. Questa è Ferrara, presso alla quale scorre il Po.
St. XL. Cotognola e Barbian, ec. si dice per gli Sforzeschi, e per quelli di Barbiano, che furono come eroi, che uscirono da quelle due terre. Salviani.
St. XLIII. Paolo secondogenito di Malatesta signor di Rimini fu, come è noto, innamorato di Francesca sua cognata, e ucciso insieme con lei da Lanciotto suo fratello, perchè il trovò colla moglie. V. Dante Inf. C. v. Salviani.
St. XLVI. Sinistrare è lo stesso che imperversare; in latino furere, debacchari: quivi però intender si debbe per interpretrare sinistramente.
St. XLVIII. Accenna quello che si dice de’ Faentini, che l’imperatore Carlo V. essendo stato molto onorato da quei cittadini nel giugnere alla piazza creasse cavalieri tutti quelli che vi si trovarono, dicendo: Omnes estote equites. Onde perciò i Faentini quasi tutti si chiamano cavalieri. Salviani.
I Faentini furono i primi che nell’Italia introdussero la maiolica, così detta dall’isola di Maiorica, che dal Villani viene appunto chiamata Maiolica (lib. 4. cap. 30). Il Cavina nell’Indice dell’Istorie faentine di Giulio Cesare Tonduzzi scrive, che intorno alla metà del secolo XV. fu la maiolica condotta a perfezione in Faenza.
St. XLIX. Mainardo da Susinana fu veramente tiranno di Cesena, come anco Pietro Pagano d’Imola, e gli Ordelafi di