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IV |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|La secchia rapita.djvu{{padleft:7|3|0]]forse dopo la morte del cardinal Colonna avvenuta nel 1608, non avea avuto altro padrone, e a cui le anguste sue fortune facean bramare il servigio di qualche principe, nel 1613 cominciò a introdursi nella servitù del duca di Savoia Carlo Emanuelle. Il Muratori racconta a lungo le diverse vicende che in tal servigio ebbe il Tassoni presso quel duca, e presso il principe cardinale di lui figliuolo; gli onorevoli assegnamenti che più volte gli furon fati, ma de' quali appena potè egli mai aver parte; il viaggio da lui fatto a Torino, e i raggiri co' quali gli fu impedito di avanzarsi nella grazia del duca; il vario contegno con lui tenuto dal principe cardinale, da cui or venne amorevolmente accolto, or costretto perfino ad uscir di Roma. I diversi maneggi di quella corte con quella di Spagna, con cui il duca Carlo Emanuelle spesso ebbe guerra, e spesso conchiuse la pace, furon probabilmente origine di tali vicende; perciocchè essendo il Tassoni rimirato come nimico della monarchia spagnuola, non poteva esser veduto collo stesso occhio in tempo di guerra e in tempo di pace. Nè senza fondamento credevasi ch'ei fisse di animo mal disposto contro la corte di Spagna; perciocchè a lui furono attribuite alcune Filippiche contro gli Spagnuoli, e un libello intitolato Le Esequie della monarchia di Spagna. Il Muratori non parla delle Filippiche come di opera uscita alle stampe: ma esse son veramente stampate, benchè sieno per avventura un de' più rari libri che esistano; ed io ne ho, pochi anni addietro, acquistata copia per questa biblioteca estense. Le Esequie non so che sieno stampate. Il Tassoni protestò di non essere autore nè dell'uno nè dell'altro libro: e delle Filippiche, o almeno delle due prime, afferma che è autore quel Fulvio Savoiano che ha composte altre