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— Una santa.

Anna scosse il capo con vivacità, arrossendo.

— No, no, sbaglia. Sono piena di pensieri cattivi. Anche in questo momento, vede, invece di esserle grata per tante buone parole...

— Non sono parole, sono sentimenti.

— .... per tanti buoni sentimenti, ho un cruccio, qui.... Non so spiegarmi, non mi comprendo io stessa, ma creda, creda che non vorrei essere così. Mi esamino: è forse orgoglio che soffre nel trovarsi superato? è gelosia della sua gloria futura?

— La mia gloria futura! — esclamò Flavio scuotendo il capo — essa, se mai verrà, si umilia fin d’ora a’ suoi ginocchi. Mi ascolti, che non ho mai parlato tanto seriamente. Le giuro che tutto ciò che sono, tutto ciò che potrò diventare è opera sua, è merito suo. Qualunque posto mi riserbi la fortuna il mio posto preferito sarà sempre qui, come ora.

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