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— Come, no? Pensi che il pubblico si compone di gente meschina che non ha potuto o voluto studiare, che ignora ogni elemento d’arte; mercanti occupati dei loro affari, bottegai che non sanno giudicare al di là delle loro insegne, donne affatto digiune di coltura....

— O peggio ancora: uomini i quali per avere condotto a termine durante i loro anni giovanili le foglie d’edera e gli ovoidi della scuola di disegno si credono artisti; signore che giudicano i quadri dallo stesso punto di vista dei cappellini e che parlando quattro lingue non pensano in nessuna: snobs privi di gusto, della benchè menoma particella di sensibilità, attenti solo al cenno della maggioranza per dichiararsi. E ancora: artisti mancati che ebbero dalla natura il dono di sentire ma non quello di rendere, eterni Tantali cui morde la sete del bello ma che non giungono a tuffarvi le labbra riarse, che

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