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164 | JACOPONE DA TODI |
[[Categoria:Pagine che usano RigaIntestazione|Laude (Roma 1910).djvu{{padleft:186|3|0]]
Signor uenerato con gran reuerenza,
poi condannato de graue sentenza,28
popolo mutato senza prouidenza,
per molta amenza cadesti in errore.
Error prendesti contra ueritade
quando lo facesti uiola de uiltade,32
la rosa rossa de penalitate
per caritade remutò el colore.
Color natural ch’auea de bellezza
molta in uiltade prese liuidezza,36
con suauitate portò amarezza,
tornò in bassezza lo suo gran ualore.
Valor potente fo humiliato,
quel fiore aulente tra piè conculcato,40
de spine pungente tutto circundato,
et fo uelato lo grande splendore.
Splendor che illustra omne tenebroso,
fo oscurato per dolor penoso,44
et lo suo lume tutto fo renchioso
en un sepolcro nell’orto del fiore.
Lo fior reposto giacque & sì dormìo,
renacque tosto et resurressìo,48
beato corpo et puro refiorìo
et apparìo con grande fulgore.
Fulgore ameno apparìo nell’orto
a Magdalena che l piangea morto,52
et del gran pianto donògli conforto,
sì che fo absorto l’amoroso core.
Lo core confortò agli suoi fratelli,
et resuscitò molti fior nouelli,56
et demorò nello giardin con elli,
con quelli agnelli cantando d’amore.
Con amor reformasti Thomaso non credente,
quando li mostrasti li tuoi fiori aulente,60
quali reseruasti, o rosa rubente,
sì che incontinente gridò con feruore.
Feruore amoroso ebbe inebriato,
lo cor gioioso fo exilarato;64
quando glorioso t’ebbe contemplato,
allora t’ebbe uocato Dio & signore.
Signor de gloria sopra al ciel salisti,
con uoce sonora de gli angeli ascendisti,68
con segni di uictoria al Patre redisti,
et resedisti in sedia ad honore.